La psicosintesi

La psicosintesi: una scuola di pensiero e un modo di vivere

La psicosintesi è nata in Italia all’inizio del secolo scorso. Il suo fondatore, Roberto Assagioli, ha partecipato in prima persona a due grandi rivoluzioni della psicologia: la psicanalisi, che lui stesso aveva introdotto in Italia con la sua tesi in psichiatria e un articolo sulla rivista Leonardo; e la psicologia umanistica e transpersonale, di cui Abraham Maslow fu protagonista. La psicosintesi incorpora elementi e concezioni di entrambi questi indirizzi. Fra le influenze che ispirarono il lavoro di Assagioli si possono enumerare anche varie tradizioni spirituali, Platone, la Divina Commedia, Goethe, e l’ebraismo.

La psicosintesi è anzitutto un metodo di autoformazione. Il suo nome originario è “psicagogia”, come illustrato nello scritto di Assagioli del 1909: La psicagogia e le idee-forza, in cui già si vedono i temi principali della psicosintesi. È possibile lavorare su di sé per superare i propri limiti e sviluppare le proprie potenzialità.

La psicosintesi è un modo di concepire la formazione e l’educazione. Lo scopo è di contribuire allo sviluppo di un essere umano in contatto con la vasta gamma di emozioni e pensieri, in grado di concepire un suo progetto di vita, capace di buoni rapporti con gli altri e la società.

La psicosintesi riconosce l’importanza centrale della dimensione transpersonale o spirituale nella vita umana. La bellezza, l’amore altruistico e il senso di solidarietà, il gioco, la meraviglia, le “esperienze delle vette”, le intuizioni profonde, sono temi essenziali per la comprensione della nostra esistenza.